Oltre a giornalisti di varie tv e quotidiani - il TG5, ovviamente, visto che Mediaset deve quasi tutto della sua fortuna proprio a Craxi, ha realizzato addirittura servizi speciali - si sono recati alla cerimonia di commemorazione del leader socialista anche vari esponenti politici e familiari. Come è normale che sia. Sicuramente per i familiari, un po’ meno per chi fa ancora politica attiva nel nostro paese, anche se le due cose, per i figli di Craxi, purtroppo coincidono.
Tra gli altri, numerosi esponenti del mondo socialista tra cui De Michelis, Boniver, Barani, Polverari, Battilocchio, Robilotta, Formica, Garesio, Zavettieri e Pillitteri. Ma soprattutto si sono recati sulla tomba di Craxi alcuni ministri del governo in carica. Ovvero ministri di tutti gli italiani. Tra questi, Franco Frattini, Maurizio Sacconi e Renato Brunetta.
Beninteso, la dichiarazione - indispensabile, si fa per dire - di Stefania Craxi, in merito alla presenza dei ministri c’è stata: “i ministri italiani sono venuti a titolo personale”. E infatti nessuno di loro ha letto messaggi sulla tomba.
Ora, anche se sono andati a titolo personale, chi ha pagato i viaggi dei ministri? Volo di Stato? Pare di no, ci tengono a precisare: “nessuno ha chiesto la missione”. O volo Alitalia con tariffa di viaggio riservata a politici e ministri del governo italiano?
La questione, come s’intende, non è di lana caprina. Perché ha una portata simbolica (…)
Per Ribelle Quotidiano del 18/01/10